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Evento per la Giornata Mondiale dell’Acqua 2024 «L’acqua per la pace»

Si è svolta il giorno 22 marzo 2024 – alle ore 19.00, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, un evento organizzato dallo SpeloLAB – Laboratorio speleologico e di tecniche fluorimetriche APS ETS, intitolato “Condividere e realizzare iniziative per lo studio delle acque carsiche”, il tutto mediante un Webinar.

Questo è un appuntamento istituito dalle Nazioni Unite (UN-Water) che si rinnova da oltre 30 anni. L’obiettivo di questo evento annuale è quello di portare l’attenzione della società civile sull’importanza dell’acqua su prospettive differenti. Il tema scelto per il 2024 è «L’acqua per la pace», per mettere in evidenza come la gestione sostenibile delle risorse idriche possa essere uno strumento di pace per ridurre i conflitti e rafforzare la collaborazione tra i popoli.

In questo contesto, l’associazione SpeleoLAB ha organizzato per questa giornata un Webinar, rivolto al pubblico nazionale, dal titolo “SpeleoLAB: condividere e realizzare iniziative per lo studio delle acque carsiche” che ha offerto una panoramica sugli studi e sulle tecniche impiegate nei progetti di ricerca nel campo dell’idrogeologia carsica. I relatori hanno illustrato diversi aspetti della ricerca scientifica condivisi tra speleologi italiani e di oltre confine.
Questo è stato il programma:

• Rino Semeraro – “L’attività del Laboratorio SpeleoLAB”
• Riccardo Corazzi: “TracerKanin Project”
• Maurizio Comar: “Attività formativa dello SpeleoLAB: i corsi di tracciamento e geomorfologia carsica”
• Sergio Dambrosi: “Progetto Acqua Negra”

L’incontro è stato moderato dalla dott.sa Laura Sanna dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, (IGAG)
Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR, sede a Cagliari.

Ha iniziato Rino Semeraro, in collegamento dalla sede del Centro Ricerche Carsiche “Seppenhofer”, di Gorizia, presentando l’associazione SpeloLAB, con un’introduzione sull’attività del laboratorio.

Quindi ha proseguito Riccardo Corazzi con un PowerPoint sul “TracerKanin Project”. Ha relazionato sul lungo e complesso lavoro di tracciamento sul massiccio del Monte Canin/Kanin (Alpi Giulie) assieme, oltre al CRC “Seppenhofer”, alla Commissione Gotte “E. Boegan” SAG CAI Trieste, alla Società Adriatica di Speleologia, alla DZRJL Ljubljana Cave Exploration Society (Ljubljana, Slovenia) con altre associazioni speleologiche slovene ed al Karst Research Institute (Accademia delle Scienze, Slovenia) di Postumia/Postojna (Slovenia), soprattutto durante l’immissione dei traccianti anche in cavità notevolmente profonde.

Poi è stata la volta di Maurizio Comar che ha parlato dell’importanza di un’attività formativa per gli speleologi che fanno parte di queste attività, soprattutto con corsi di tracciamento, di idrogeologia, geologia e geomorfologia carsica per avere una buona base culturale onde approcciarsi a queste discipline, essenziale per studiare i fenomeni carsici in tutte le sue forme. Inoltre si deve avere anche una buona base sul rilievo ipogeo finalizzato sullo studio morfologico delle cavità, che è un’importane parte dell’attività formativa.

Per ultimo, l’intervento di Sergio Dambrosi che ha presentato il “Progetto Acqua Negra”, progetto di studio interdisciplinare su una importante risorgiva carsica situata nelle Prealpi Carniche. Si tratta di una ricerca che riguarda l’idrogeologia carsica e non solo. Questo progetto è già stato iniziato da diversi mesi, con una partnership di cinque associazioni speleologiche della regione Friuli Venezia Giulia.

All’incontro hanno partecipato, online, circa una ventina di persone, interessate all’argomento, provenienti da diverse parti del territorio nazionale. Il riscontro è stato positivo, tenuto pure conto delle numerose domande rivolte agli oratori.

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